“Che cos’è il #quindie?” di Andrea Ventura – Il Labirinto di Parole #1

Articolo scritto da Andrea Ventura @aven9045.

Ciao, mi chiamo Andrea e ho cominciato la mia carriera come autore comico.
In quanto tale, sono partito svantaggiato sin dall’inizio, perché il “mio” genere è, assieme alla poesia, il meno considerato dall’intero panorama editoriale.

Ma che cos’è il #quindie?
È una sfida. È una scommessa. È la risposta a tutti quelli che, come me, si sentono emarginati e di serie B. È un voler tendere la mano in un Salone affollato e troppo preso da se stesso e dai semplici prodotti messi in bella mostra con copertine spesso fatte dall’intelligenza artificiale.

Grafica realizzata da: @cearaghost_author.artist
Idea del termine “Quindie”: @ghastly_queen_books

Il nome nasce dalla fusione della parola “indie” (indipendente, già in uso nel gaming e nella musica) e “quindi” (il mio avverbio preferito). Mi sono ritrovato spesso a chiedere quindi? A tante domande spesso astruse che si rivolgono agli autori emergenti. Tipo:

Ah, ma i libri SELF sono di serie B. E quindi?
Ah, ma chi si autopubblica non ha l’approvazione di nessuno (cosa peraltro falsa). E quindi?
Ah, ma non male per essere SELF. E quindi?
Ah, ma è come darsi il cinque da solo. E quindi?
Ah, ma. Ah, ma. Ah, ma.

Una cosa che mi dà fastidio è chiamarci “self”. Per poter cambiare le cose, è necessario partire dalla base, cioè la parola. E se la parola non va bene, va cambiata.

Self, self. Che significa? Significa che ci siamo fatti da soli, e negli anni ha preso una piega sempre più sinistra, in cui tradotto vuol dire che ci siamo fatti la copertina da soli, per non parlare del contenuto del testo, che abbiamo corretto da soli o non abbiamo corretto affatto.

Ecco, queste sono pratiche che non fanno parte della mia idea. Fanno parte della mia idea tutte le persone, tra le quali ovviamente Arianna che mi ospita qui in questo blog, che ci credono, che chiedono aiuto umano nel creare le proprie ideazioni, che vogliono emergere e soprattutto hanno un pensiero così critico da poter dire: “Sì, ci sono e sono indie e non importa cosa dice la gente perché ho una storia da raccontare e troverò le mie persone, cioè coloro i quali la vogliono ascoltare“.

Ma cos’è, nel concreto, il #quindie?
Si parte dall’hashtag. Tu usi l’hashtag quando pubblichi qualcosa relativo al mondo indipendente e le persone incuriosite vedono chi e cosa viene pubblicato sotto questo hashtag. In secondo luogo, è stata creata una pagina IG chiamata Il_quindieviduo. Gestita interamente da me, ma solo in teoria. In pratica, siamo tutti noi a gestirla grazie al sistema della condivisione dei post. Potete taggarmi o invitarmi come collaboratore, in questo modo la pagina diventa ricca e splendente di tante anime!

Sui social e sul territorio, il #quindie si propone di radunare tutte le persone che rispondono a quanto detto prima e radunarle. Si parte dai raduni e si arriva a dividerci una tavolata per vendere i nostri libri, o fare caffè letterari, o chissà quante altre iniziative possono venire in mente a tali brainstorming!

Perché il privilegio di essere indie lo è solo nel momento in cui lo tieni per te. Quando lo condividi smette di esserlo e diventa… Quindie!

E non solo. C’è il Quindieario, c’è il Quindiecast (cuore pulsante e prova pratica di quello che sto dicendo, su YouTube) c’è la volontà di Quindieare, siamo Quindievidui… e tutte le declinazioni che vi possono venire in mente.

L’idea, dunque, non è mia. Non posso da solo raggiungere tutti gli indie e non è detto che gli indie condividano la mia idea. Infatti, incoraggio sempre il fare rete, il collaborare con le altre iniziative, a scambiarci idee e a migliorare il nostro panorama! Insieme si arriva, sempre.

La Gilda1 può anche essere un’idea assolutamente #quindie pur non essendolo nei fatti. Io, Arianna e le altre ragazze componenti della Gilda, infatti, ci fermiamo un attimo a scrivere e a parlare. Ed è bellissimo.

Perché non replicarlo, allora?
Spero di essere stato chiaro. Usa l’hashtag e… sii #quindie!

Andrea Ventura

  1. [NDR] La Gilda degli Scrittori, nata nell’aprile 2024, raduna alcuni utenti del #bookstagram e #writergram Italia (fra cui @_thelastwriter, @fantasy.chips, @aven9045 e @mondi.di.prosa). L’idea è quella di organizzarsi periodicamente per delle LIVE di scrittura, solitamente su Instagram, in cui per un’oretta (che diventano quasi sempre almeno due) ci si fa compagnia silenziosa mentre ognuno si dedica alla scrittura (di un articolo, una storia– qualsiasi cosa, purché si scriva!). Un modo per motivarsi a vicenda, fare esercizio e, come ha ribadito anche Andrea, per fare rete. Non mancano ovviamente i momenti di chiacchiera (libera o a tema) e altamente memabili. Le porte della Gilda sono sempre aperte, basta scriverci sui social per entrare nel gruppo Telegram, un luogo tranquillo e funzionale dove ogni tanto ci si saluta, si scambiano consigli e opinioni, e ci si organizza per le live. ↩︎

Una replica a ““Che cos’è il #quindie?” di Andrea Ventura – Il Labirinto di Parole #1″

  1. Avatar “Il Battito dell’Orologio” di Marta K. Destler: recensione di @lamensoladicla – Il Labirinto di Parole #3 – The Last Writer. Blog e Servizi Editoriali

    […] a recuperarla il prima possibile!). Grazie anche al progetto #Quindie (di cui abbiamo parlato in questo articolo) per aver incoraggiato questa bellissima collaborazione. Uno shotout anche all’autrice de […]

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Ariadne Taylor

Come la principessa di Creta, possiedo un filo. Lei lo usò in un oscuro labirinto per liberare se stessa; io lo sciolgo in un labirinto di parole per liberare le mie storie.
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