Diario del mio SalTo25

Eccomi qua, nonostante gli astri e tutti i disagi della mia vita mi invitino a procrastinare questa pubblicazione, mi do due pacche sulla spalla per aver resistito alla tentazione. In fondo, più il tempo passa e più il mio cervello da cricetino confonde dettagli importanti, e noi non vogliamo questo, anche perché ho così tante belle persone da ringraziare e non voglio dimenticarne neanche una. Sarà un po’ come scorrere i titoli di coda con tutte le menzioni speciali, un modo per tirare le somme di quello che ho fatto ma soprattutto di dare un riconoscimento alle persone che hanno fatto parte di queste giornate. Senza immagini, senza fronzoli: solo parole, l’elemento fondamentale che ci lega tuttə quantə.

Questa XXXVII edizione del Salone del Libro di Torino è stata la seconda a cui ho partecipato, e posso dire con gioia di essermela vissuta bene, come speravo, e forse anche un pelino meglio della precedente. Già lo scorso anno, pur essendo stata la mia prima volta—e, in quanto tale, piuttosto caotica—ho portato a casa tante soddisfazioni, prima fra tutte l’evento e il firmacopie di Murata Sayaka con il suo Parti e Omicidi, pubblicato in Italia da Edizioni e/o. Il SalTo24 è stata anche occasione di primi incontri con la community, fra cui i miei compagni della Gilda degli Scrittori Andrea (@aven9045) e Viviana (@mondi.di.prosa). Ma veniamo a noi: vi racconto un po’ cosa ho combinato nei quattro giorni di SalTo25 e soprattutto delle persone (e dei libri) che ho incontrato.

Disclaimer: invito caldamente chiunque stia leggendo a cliccare senza paura sui link di menzione che troverete disseminati per tutto l’articolo. Che lo facciate prima o dopo aver letto tutto non importa, ma ci tengo che diate uno sguardo ai profili delle persone o degli editori che ho avuto il piacere di incrociare lungo il mio cammino.

Giorno 1

Il giovedì mattina si sa, è fatto per le corsette agli stand dove sai che in breve certe cose non le troverai più. La mia prima tappa—subito dopo le fontanelle d’acqua nel Padiglione 1, il mio must tutti i giorni—è stata Lumien, dove ho fatto acquisti per me e per conto della mia amica Serena, che non ha potuto raggiungermi fino a lunedì (da qui è iniziata una lunga serie di missioni come sua inviata speciale). Il primo titolo che mi sono aggiudicata è stato Ira Dei di Giada Abbiati (@minimaljade_writing, che più tardi avrei incontrato al firmacopie), seguito da Le Notti di Cliffmouth di Mattia Manfredonia (@novelle.vespriane). Due mondi in cui non vedo l’ora di avventurarmi.

Poi c’è stato il primo (di troppi) consigli di Mari (@ma_.yuri) che ho seguito durante il giorno, ovvero andarmi ad aggiudicare una copia (la primissima!!) di Sugar & Spice di Ariel Vittori (@arielv_art) portato da Renape (@renape_presenta) che condivideva un bellissimo stand con attaccapanni press. Ariel è stata un tesoro e mi ha fatto una dedica super cute (che vedete in foto sul mio post IG e che qualcuno avrà forse già visto nelle stories): sono stata davvero felice di poterla incontrare.

La mia missione è proseguita fino allo stand di Rebelle, dove ho fatto il mio solito danno da Cozy Corner Candles (“Volevo prendere una candela…” spoiler: sono diventate tre) e colto al balzo per Serena la bellissima stampa di Anastasia realizzata dall’unica e sola Martina Ponente (@meridyan_art).

Dopo queste prime corse (che mi hanno già appesantita a dovere prima delle 10:00 del mattino) ho rallentato un po’ il passo e mi sono presa il tempo per esplorare i padiglioni come mio solito, a caccia di tesori nascosti e di visi (s)conosciuti. La svolta è stato l’incontro con Mari (@ma_.yuri), sua sorella Rebecca (che ho scoperto di conoscere già dall’anno scorso, proprio dall’evento di Murata Sayaka), e Andreita (@una_fan_di_yuri), con cui ho praticamente passato tutto il resto della giornata, fra chiacchiere a tema—ovviamente—yuri, trauma dump casuali, visite allo stand del Torino Pride (@torinopride) e di KitsuneLab (@_kitsune_lab_, dove ho ceduto all’edizione speciale di Pluto di ChaOplaNoy), e chiacchiere belle da Star Comics (@edizionistarcomics), con la speciale partecipazione di Claudia (@deku_kura). Nel mentre, ho anche approfittato per consigliare Ira Dei a tutto il gruppo, ed è finita che siamo andate tutte insieme al firmacopie, dove ho fatto la prima chiacchierata con Giada (ancora mi chiedo come può un cuoricino di panna come lei scrivere delle storie così brutali—una duality pazzesca), e dov’è nato su due piedi il “Gruppo di supporto” (alternativa necessaria al semplice gruppo di lettura). Menzione speciale anche per Chiara Saccuta (@chiarasaccuta.writer) che mi ha firmato una copia di Per Aspera ad Astra per Serena.

Finalmente, dopo una marea di giri stancanti ma estremamente soddisfacenti, we finally called it a day.

Giorno 2

Il secondo giorno ho fatto una toccata e fuga pomeridiana (gli impegni accademici mi hanno impedito di fare altrimenti) e sono tornata da Lumien per farmi firmare alcuni titoli (Le Notti di Cliffmouth, Gordius: Vermi nel cuore, i capitoli in anteprima di Fiori di Cenere) e approfittarne per salutare ancora Mattia Manfredonia (@novelle.vespriane), conoscere finalmente Massimiliano Niero (@max__niero) e rivedere Carlotta Martello (@macarlottascrive) che è stata un piccolo sole come la prima volta. Mentre aspettavo i firmacopie ho incontrato—di nuovo, puntualmente, in modo del tutto casuale—Gior (@giorslibrary) che ho conosciuto per la prima volta proprio allo scorso Salone, quando ci siamo trovate durante il mio vagabondaggio per gli stand. Da allora è sempre un piacere rivederla e scambiare due chiacchiere con lei.

Dopo questi incontri mi sono fermata a chiacchierare per un po’ davanti allo stand del CastoroOFF con Serena Archer (@serenbookity), un Tesoro con la T maiuscola. Mi sono ripromessa di passare a salutare le sorelle tutte insieme al firmacopie del giorno successivo. Poco dopo ho anche incontrato la mia omonima Arianna Poratti @lapennadiarianna, autrice di Mercurio che sta attualmente lavorando a Estasi, un retelling del famoso mito legato al nostro nome (e che è letteralmente il concept dietro a questo sito e alla rubrica del Labirinto di parole). Io non vedo l’ora di leggerlo! La rivedrete presto qui sul blog, molto probabilmente in una pubblicazione a tema mitologico…

Dopodiché mi sono fermata per l’ennesima volta in Area Pro e mi sono finalmente aggiudicata una copia di Fernik (@fernik.series, ancora grazie a Mayuri per il consiglio, non vedo l’ora di immergermi fra le pagine alla scoperta di Asèria!) di Alex Saints (@alexisaints) che mi dispiace non essere riuscita a incontrare, anche se mi avrebbe fatto tantissimo piacere. Stessa cosa vale per Nica (@helxhoney, @indieversi). Il caos del Salone è anche questo, ma sono contenta di aver scambiato anche solo dei messaggi con voi, speriamo presto in una prossima occasione!

Prima di scappare via sono passata per il firmacopie di Elisa (@elisademarco) che l’anno scorso ero riuscita a rivedere solo da lontano. È stato l’unico evento che sono riuscita a prenotare per tempo, lol. Lei sempre un cuoricino bellissimo e di una gentilezza immensa. Dopo quest’ultima avventura, anche per questa giornata sono ritornata alla base.

Giorno 3

Il sabato del Salone, si sa, è il giorno più caotico, e questo non ha fatto eccezione. Ecco perché ci sono andata ancora più preparata e pronta a trarne il meglio.

La giornata è iniziata con un giro più tranquillo, ma comunque mirato. Il primo incontro del giorno è stata Diletta (@guardoescrivo_), la mia book-collega in sede torinese: incontrarla mi mette sempre di buon umore, la sua energia è super contagiosa. Spero di rivederla presto!

Di passaggio da Wom (@wom_edizioni) non ho potuto far a meno che accaparrarmi un altro titolo del loro catalogo, questa volta I froci & i loro amici tra le rivoluzioni di Larry Mitchell e Ned Asta, un classico della letteratura queer che mi mancava in libreria.

Poco dopo è arrivata una grande gioia: dopo anni e anni sono finalmente riuscita a vedere Tina (@tina_in_the_cerulean_sea), un momento che aspettavo da troppo tempo. La fortuna è stata doppia, perché con lei ho beccato anche Sara (@theirseyes) e insieme ci siamo imbarcate nell’immancabile discussione su Shadowhunters, condividendo il nostro rapporto di amore-odio con Cassandra Clare e i pianti per i nostri personaggi del cuore (io e Tina abbiamo rafforzato la nostra alleanza volta a proteggere Tessa Gray). Infine, abbiamo parlato di occasioni e cosplay futuri e abbiamo scoperto che saremo allo stesso evento a settembre: avere così presto una data certa in cui rivederci non era sulla mia bingo card, ma che meraviglia è? Non avrei più voluto salutarle, questo incontro mi ha resa troppo felice.

La tappa successiva è stata lo stand di AnotherCoffeeStories (@anothercoffeestories_editore) dove ho fatto un altro primo incontro memorabile, quello con Alri (@alrisha.mars) col suo completo viola in palette con L’Erede, che non ho perso occasione di acciuffare insieme a una dolcissima dedica e qualche gadget. Nonostante l’elevato traffico intorno a noi abbiamo potuto chiacchierare per qualche minuto e scattare una foto insieme. Spero di rivedere anche lei il prima possibile, e perché no, magari invitarla anche qui sul blog a parlare di sé e delle sue storie.

All’ora di pranzo mi trovavo nella chilometrica fila per il firmacopie delle sorelle Archer, dove ho passato un po’ del mio tempo guardandomi intorno e scambiando qualche chiacchiera circostanziale. È stato a questo punto che sono finalmente riuscita a trovare anche un’altra persona che non vedevo l’ora di conoscere, ovvero Martina (@martyrossarts). Ho portato le sue bellissime spillette delle Caitvi e delle Catradora come segno distintivo sul mio zainetto per tutto il Salone, e non c’è occasione che perda per consigliare le sue creazioni a qualcuno (anche adesso, andate a sbirciare il suo profilo, su). È stato un piacere chiacchierare con lei e spero di rivederla presto, magari a qualche altra fiera!

Finalmente è arrivato il mio turno al firmacopie, dove innanzitutto ho avuto il piacere di conoscere Lou Archer (@lucia__perrucci). La gente non esagera dicendo che incontrare tutte e quattro le sorelle Archer insieme è finalmente come completare una collezione magica. Mentre mi firmava la dedica al racconto prequel di Ali e Ombre, l’ultimo capitolo della saga della Hidden Society fresco di reveal, abbiamo scoperto il nostro amore condiviso per la città di Bologna, che ci ha accolte durante i nostri studi e ci ha rubato per sempre il cuore.

È stato bellissimo salutare di nuovo anche Jude (@p.s.giada) con le sue bellissime lentiggini dorate in perfetto stile Stelle e Ottone, Ella (@gis_ella_) che ha sbirciato i miei segnalibri e le frasi sottolineate in Abissi e Incanto, e mi ha lasciato pescare un braccialetto rosa, simbolo che la dea Afrodite aveva scelto proprio me; e infine ho salutato ancora una volta la dolce Serena (@serenbookity) che mi ha lasciato finalmente una sua dedica sul suo libro, un’immancabile farfallina, e la famosa matita verde glitterata (chi ha letto Sogni e Scintille sa). E mi sono portata a casa anche questo nuovo, prezioso ricordo.

Dopo ho fatto un salto allo stand di Acheron Books (@acheronbooks), dove la magica Arianna (@ariannarosa23) mi ha firmato due dediche pazzesche (una a tema Mirai per me, una a tema Awen per la mia amica Sere) nientemeno che sulla cartina del SalTo. Semplicemente slay. È stato un piacere incontrare anche lei per la prima volta.

Per concludere in bellezza, alle ore 15:00 mi sono diretta verso la Sala Malva per assistere all’evento dedicato a Rivoluzione non binaria. Viaggio nell’enbyfemminismo, edito lepurali (@leplurali.editrice), scritto da Lou Ms.Femme (@ms.femme89) e presentato da BarbieQueer (@barbiequeeer) che ne ha curato la prefazione. Ribadisco che è stato probabilmente uno dei momenti più potenti e preziosi di questo Salone per me, e non smetterò mai di consigliare questa lettura (la riproporrò sicuramente sul mio profilo molto presto). Ho a stento trattenuto le lacrime per tutto il tempo, e questo dice forse niente e tutto insieme. Le parole d’ordine sono, ancora una volta, chiedere e ascoltare.

Esausta ma contenta dopo tutti questi incontri, anche questa giornata è arrivata alla sua conclusione.

Giorno 4

L’unico giorno in cui mi sono presa una pausa dal Salone, ma comunque non dalla vita—infatti, ho fatto tutt’altro che starmene in panciolle a riposare la schiena dolorante e le gambe distrutte, ma è stata una bellissima giornata che ugualmente si aggiunge ai ricordi felici della settimana.

Giorno 5

Ultimo giorno di Salone, quando una metà di mondo è già rientrata a casa, e un’altra piccola porzione di sopravvissutə si aggira per gli stand—ormai quasi tutti sold out—per cercare di accaparrarsi gli ultimi titoli, per fare gli ultimi incontri, per ritardare ancora un po’ il ritorno alla realtà.

Questo lunedì per me significava accogliere Serena, della quale sono stata inviata speciale per tutta la settimana, e trascinarla finalmente con me fra gli stand per recuperare tutti i danni non commessi nei giorni precedenti. E infatti ha iniziato in bellezza aggiudicandosi una buona pila di titoli di Acheron Books. Siamo poi passate da Lumien a salutare ancora una volta Giada (@minimaljade_writing) e a chiacchierare con lei della sua cazzutissima Adelca mentre ci accompagnava nell’Area Pro, dove ci siamo conquistate anche una copia del primo volume di Luwaria.

Ho poi approfittato per fermarmi allo stand di Plesio (@plesio_editore) dove ho preso una copia di Sogni dal Paese delle Meraviglie, curata in collaborazione con Lewis Carroll Society d’Italia (@lcs_italy) e che include anche un racconto della cara Viviana Tenga (@mondi.di.prosa), che fra le altre cose ha anche appena pubblicato All’Ombra del Drago (sì, anche questo è un invito a sbirciare sul suo profilo per saperne di più). Ciliegina sulla torta: ho avuto la fortuna di farmi fare un bellissimo sketch dello Stregatto dall’illustratrice della raccolta Roberta Binello (@robertabinello).

I nostri giri successivi ci hanno portato da un ormai quasi completamente vuoto stand di bao publishing (@baopublishing) dove ho ceduto ancora una volta (sono un essere debole) e portato a casa l’ultima copia rimasta di Un poema per le piccole cose di Alice Berti (@aliceeberti)—ancora una volta consigliato dalla magica Mayuri. Sempre per “colpa” della sua influenza ho fatto l’ultima pazzia acquistando i primi tre volumi di Whisper Me a Love Song (per poi aggiungere immediatamente alla lista dei desideri tutti gli altri) e il primo di I’m in Love with the Villainess, giusto per chiudere il cerchio yuri di questo salone allo stand di Star Comics.

Il finale in bellezza di questa giornata? Un bell’aperitivo fai da te in casa con Serena, in compagnia del mio piccolo tornado (il mio micetto Theo), facendo insieme il bilancio delle nostre esperienze folli.

Per concludere…

Spero davvero di non essermi persa nessuna menzione per strada, e anzi, sicuramente ci sono dei nomi o dei profili che ho saltato semplicemente perché mi mancava un nickname o perché il mio cervello è VERAMENTE fuso, ma il cuore è estremamente pieno di gratitudine ed entusiasmo per tutti i meravigliosi incontri—vecchi e nuovi.
In sintesi, posso dire di essermela vissuta sicuramente meglio dello scorso anno—soprattutto con più consapevolezza, e con un pelino (ma senza esagerare) di organizzazione in più, che mi ha permesso di evitare inutili perdite di tempo o distrazioni (e anche così è stato comunque difficile rimanere con i piedi per terra e spuntare la lista di tutte le cose da fare!).

Che dire. Dovevo buttare giù tutto ora che ancora mi è concesso nella marea di wrap-up del Salone, e anche perché poi fra qualche giorno vorrei portarvi contenuti di natura diversa, come vi anticipavo ieri nelle IG stories.

Chiudo ancora una volta dicendo grazie, grazie, grazie. Nonostante il periodo infernale e le energie vitali al minimo, queste giornate al Salone mi hanno regalato dei momenti davvero speciali e mi hanno ricordato che anche la mia minuscola batteria sociale può concedersi di portare a casa ricordi così belli.

Ci risentiamo molto presto, sempre qui, fra i corridoi del mio labirinto di parole.

Ariadne

Lascia un commento

Ariadne Taylor

Come la principessa di Creta, possiedo un filo. Lei lo usò in un oscuro labirinto per liberare se stessa; io lo sciolgo in un labirinto di parole per liberare le mie storie.
Seguilo per scoprirle.